Giovani Adulti

l futuro (non) è un algoritmo: impatto dell’Intelligenza Artificiale e della digitalizzazione sul lavoro europeo (2025-2035) e prospettive per i giovani

Negli anni 2025-2035, l’accelerazione della digitalizzazione e dell’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) rappresenta una trasformazione epocale per il mercato del lavoro europeo. Questo studio analizza tre dimensioni fondamentali: (1) le professioni in declino e quelle emergenti, (2) le competenze umane non automatizzabili che diverranno cruciali, e (3) nuovi profili professionali ibridi che integrano competenze tecnologiche e umane. Partendo da evidenze globali adattate al contesto europeo — ad esempio, fino al ~30 % delle ore lavorative potenzialmente automatizzabili in Europa entro il 2030 — (McKinsey Global Institute, 2024) e dall’analisi del World Economic Forum (WEF) Future of Jobs Report 2025 (WEF, 2025), si discute come i giovani possano orientarsi efficacemente verso percorsi futuri. L’articolo integra inoltre contributi della psicologia del lavoro, della psicologia dell’educazione e della psicologia dell’adozione delle tecnologie, per comprendere gli effetti sulle motivazioni, sull’identità professionale e sul benessere dei lavoratori (Huang & Zhao, 2025; Verboom et al., 2025). Infine, si propone una struttura di intervento per laboratori di orientamento professionalizzante focalizzati sulle “risorse umane”, evidenziando rischi, opportunità e raccomandazioni operative. In conclusione, si sottolinea che in un contesto in cui l’algoritmo diventa sempre più presente, il “capitale umano” — inteso come pensiero critico, creatività, intelligenza emotiva, apprendimento continuo ed etica — si conferma come fattore determinante di resilienza e successo occupazionale.

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Gestire l’ansia e l’errore nella pallavolo femminile

L’ansia sportiva è un fenomeno tanto diffuso quanto spesso sottovalutato, soprattutto negli sport di squadra femminili, dove le dinamiche emotive e relazionali hanno un impatto diretto sulla prestazione collettiva. In pallavolo, la pressione di “non sbagliare” può diventare un fardello, trasformando l’errore — parte fisiologica del gioco — in un’esperienza di colpa o di vergogna. Comprendere come gestire l’ansia, la concentrazione e la percezione dell’errore è essenziale per costruire una prestazione stabile, fluida e condivisa.

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donna con elementi di internet

“Internet Addiction” in Adolescenza

L’uso eccessivo di Internet, noto come Internet Addiction (IA), tra gli adolescenti è un fenomeno di crescente preoccupazione. Sebbene non ancora ufficialmente classificato come disturbo, l’IA può influenzare negativamente la salute mentale dei giovani.

L’IA si manifesta quando l’uso smodato di Internet sostituisce le interazioni sociali reali, portando a sintomi come perdita di controllo, isolamento e conflitti familiari. Questo fenomeno può ostacolare lo sviluppo dell’identità e delle relazioni sociali, aumentando il rischio di disturbi dell’umore come depressione e ansia.

L’adolescenza, caratterizzata da cambiamenti neurobiologici e intensa attivazione emotiva, può rendere i giovani più suscettibili all’IA. L’articolo originario esamina l’IA da diverse angolazioni, inclusi aspetti neurobiologici, psicosociali e clinici, suggerendo l’importanza di ulteriori ricerche su questo tema complesso.

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Amae e la mamma tigre

Il concetto giapponese di “amae” riflette la ricerca di dipendenza affettuosa nelle relazioni, radicato nell’armonia sociale. Le “madri tigre” o “kyōiku mama” sono madri giapponesi che esercitano pressioni intense per il successo accademico dei figli, con implicazioni sulla salute mentale. Questi concetti rivelano dinamiche culturali e influenze simili possono riscontrarsi anche in società occidentali.

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Donna con lo smartphone

Abuso di Internet: il modello “Davis+Caplan”

Gli adolescenti di oggi, noti come “nativi digitali”, sono cresciuti in un’era caratterizzata dalla pervasiva influenza della tecnologia e dalla connessione digitale. Questa generazione ha sperimentato un cambiamento epocale nella comunicazione e nell’interazione grazie ai social media e ai videogiochi. La tecnologia digitale ha offerto loro nuove opportunità di espressione e realizzazione, ma allo stesso tempo ha aperto la porta a un fenomeno complesso e problematico: il ritiro sociale.

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Salviamo i nostri giovani figli maschi

“I ragazzi falliscono a scuola; stanno fallendo negli affari; stanno fallendo socialmente e anche sessualmente. Stanno diventando obesi e il punto è che non creano nulla; stanno consumando. Se passi la giornata a giocare ai videogiochi e guardare il porno, sei un consumatore nel senso peggiore e finisci per non creare nulla. E quindi, dove sta arrivando la prossima generazione di giovani uomini che aiuteranno la nostra società?

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